Si dice che in Italia siano di più le persone desiderose di scrivere un libro che quelle disposte a leggerlo e questo la dice lunga sulla nostra percezione della letteratura. Un libro è spesso visto dal suo autore come un obiettivo da raggiungere per la propria soddisfazione individuale o persino per trovare un riconoscimento da parte del “mondo editoriale”, che lo selezioni come opera di valore.
Esistono infatti due tipi di autori, là fuori: quelli che non vedono l’ora di essere scelti da una casa editrice per stringere fra le mani il proprio libro pubblicato e quelli che non vedono l’ora di portare un messaggio al mondo.
Per quanto sia naturale cercare il riconoscimento altrui, questo non può essere il driver primario di chi si occupa di saggistica. Se sei desideroso di pubblicare – e ancor di più se vuoi scrivere un buon libro – devi prima metterti nei panni del futuro lettore: perché dovrebbe interessargli il libro che scriverai? La risposta è una sola: per il valore unico che riuscirai a trasmettergli. Questa meta dev’essere sempre chiara nella tua mente durante tutto il processo di creazione dell’opera: lui, il lettore, è molto più importante di te, lo scrittore! Può sembrare un’ovvietà, ma emotivamente chi scrive lo dimentica spesso.
Il self-publishing ha reso estremamente democratico il mercato dell’editoria: chiunque può pubblicare ciò che desidera e non vi sarà alcun filtro all’ingresso, mentre l’opera di setacciamento avverrà solo a livello del mercato. Saranno i lettori a premiare le opere più significative, quindi il focus sul valore del contenuto proposto sarà più importante che mai.
Ogni nuovo autore dovrà confrontarsi con una mole immensa di concorrenti – diretti e indiretti – per questo, come ho già scritto in passato, la sua reputazione si costruirà attraverso il tempo e la sequenzialità delle pubblicazioni.
Sai che esistono persino “markettari professionisti” che inondano il mercato con centinaia di libri confezionati da ghostwriter che per 300 dollari riescono a scrivere di qualsiasi argomento? Questi sedicenti publisher, dei quali ti parlerò meglio in futuro, inquinano il mercato con testi che sono frutto della parafrasi di altre opere di fama. Un’altra buona ragione per mettere nel tuo futuro libro un mare di valore (oltre che una grande attenzione alla comunicazione promozionale!).